Tazio aveva la passione dei motori nel sangue. Per provare le moto e le auto usava un circuito naturale vicino a casa.
Lui ha imparato a fare le curve alla Bazza e alla Rampina, su strade strettissime tra Castel d'Ario e Villa Garibaldi. Diciamolo pure: era spericolato anche fuori dai circuiti».
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